Intervista a tutto tondo con il nostro Responsabile Scuola Calcio: curiosità su quanto fatto e ipotesi per il futuro!

Stagione 2018/2019 agli sgoccioli, Summer Camp iniziato, ultimi tornei per i più piccolini e festa finale (22 giugno prossimo) all’orizzonte. La mole di lavoro è stata importante e questo finale di stagione sta dimostrando la bontà del lavoro svolto da parte dei nostri 200 leoni rossoneri. Ma quanto è importante il lavoro dietro le quinte? Abbiamo raggiunto Francesco Barbieri per dieci semplici domande sulla stagione che si avvia alla conclusione.

1) Francesco, la stagione si sta concludendo con prove di forza su tutti i campi, dai più piccoli ai più grandi. Ti aspettavi un finale simile?
Con tutta l’obbiettività possibile: no! O quanto meno, non una ondata di piena di questo livello. Anche se, a bocce ferme e valutando il lavoro svolto quest’anno, per qualità e quantità, abbiamo solamente anticipato i tempi, nel senso che tutto il buono che stiamo vedendo ce lo aspettavamo nel tempo come riscontro sul programma didattico che abbiamo studiato per la Scuola Calcio. Qui il merito va in particolare alla squadra istruttori, che lo sta attuando in modo encomiabile.
2) Rispetto alla stagione precedente, quali sono stati i cambiamenti che hanno portato i benefici maggiori?
Anno dopo anno con il mio R.A.B. (Responsabile Attività di Base) Gianmarco Galante apportiamo modifiche alle linee guida, per alzare il tiro laddove la valutazione di fine stagione e i test di inizio stagione successiva ci dicono che si può fare. Un programma didattico deve essere flessibile, modulabile, revisionabile e adattabile ad ogni situazione. A mano a mano che i ragazzi assimilano la metodologia, è giusto alzare fattori come l’intensità, o il livello di difficoltà dell’area motoria/coordinativa, o l’area condizionale in particolare per i ragazzi del Settore Giovanile Scolastisco.
3) Viceversa, quali compartimenti necessitano ancora di miglioramenti o rivisitazioni?
Sicuramente ci aspetta un grande lavoro sulla logistica. La Società sotto questo aspetto ha fatto tantissimo, ma il movimento cresce anno dopo anno e quello che era sufficiente ieri domani non basterà più. Ci muoviamo sempre in anticipo, ma non nascondo che reperire strutture e impianti non è facile.
Di aspetti da migliorare ce ne sono tanti, perché la perfezione non è di questo mondo e ci muoviamo sempre con umiltà, aperti a consigli e critiche costruttive, ma non vedo criticità.
4) Per quanto riguarda la squadra tecnica degli istruttori, quanto hanno saputo mettere in campo e quanto potranno ancora spingersi ?
Personalmente, ma sono sicuro di poter parlare anche per Gianmarco, siamo molto orgogliosi della squadra tecnica che abbiamo creato. Persone fantastiche e istruttori affamati di “sapere”. Gruppo affiatatissimo e dall’età media molto bassa. Ogni anno integriamo la squadra con giovani figure nuove da affiancare alle prime guide, permettendo a questi aspiranti istruttori il giuso percorso di crescita, e se saranno rose fioriranno.
5) La stagione è stata lunga, ma quale può essere un momento tra tutti questi mesi che racchiude l’essenza della Scuola Calcio Montagnana?
Sicuramente la primavera. Con una progressione inaspettata da marzo a maggio tutte le squadre sono esplose, mettendo a frutto il lavoro effettuato da agosto/settembre. Ci hanno sorpreso per intensità, qualità, consapevolezza. I ragazzi sono sbocciati in una miriade di forme e colori. Entusiasmante ed estremamente appagante!
6) Dal punto di vista del Progetto Scuola Calcio, a che punto siamo?
Al 30 giugno si concluderà il primo triennio ed andrà in archivio il primo step del progetto pluriennale, quello dell’avvio e della specializzazione. Già in inverno con Gianmarco abbiamo incontrato la Società per presentare il programma del prossimo biennio, approvato e che ci vedrà impegnati nel proseguo del lavoro di specializzazione, avvio dei lavori di consolidamento e integrazione. Quest’ultimo aspetto riguarderà attività complementari o collaterali tra cui l’avvio del progetto CALCIO FEMMINILE, una chicca voluta in modo particolare da Gianmarco.
7) Qual è il tuo format di giocatore ideale che vorresti uscisse dal tuo settore giovanile, in ottica Prima Squadra?
Non è un segreto, perché lo enuncio alla presentazione di ogni nuova stagione calcistica, che noi abbiamo la sana arroganza di creare persone e giocatori pensanti. Nel nostro giocatore di calcio ideale questi due aspetti non possono essere separati. Collaboriamo con le famiglie alla loro formazione, tentando di integrarci al meglio nel consolidare educazione, sviluppo mentale, personalità, capacità decisionali. Non è un segreto neppure che il nostro progetto alla fine ha un unico obbiettivo, formare giocatori di calcio pensanti, istruiti in ogni area nell’ambito calcistico, pronti per essere allenati e fatti esordire in prima squadra. Vogliamo fortemente vedere una prima squadra costruita con i nostri ragazzi. Ci vorrà del tempo, ma la Società ci crede fermamente e il tempo corre in fretta. Azzardo una previsione, ma secondo me i primi risultati potremmo vederli già a partire dalla stagione 2022/23.
8) A livello territoriale, cosa può rappresentare Montagnana?
Permettimi una correzione alla domanda, non PUO’, ma DEVE rappresentare il punto di riferimento del Calcio giovanile e dilettantistico della Bassa Padovana (vorrei allargarmi ad altre province ma mi limito a pensarlo per non apparire arrogante anche se ne sono convinto). Ha questo obbligo per tanti motivi, da quello storico a quello geografico, ma soprattutto lo deve a chi ha creduto e continua a credere nel nostro progetto.
9) Qual è la posizione Acd Montagnana verso le società limitrofe e com’è il confronto con le altre Scuole Calcio della Provincia e non?
Tre anni fa, al momento della mia nomina a RSG (Responsabile del SettoreGiovanile), il mio primo pensiero è stato quello di contattare le societá limitrofe per invitarle a cena, dove avrei voluto iniziare a limare spigoli, attivare collaborazioni, parlare di progetti comuni o quanto meno migliorare la coordinazione delle attività EXTRA campionato. Tutto è naufragato dopo i primi tre colloqui, perchè il campanilismo e i veleni del passato purtroppo sono ancora troppo presenti. Attualmente siamo visti come fumo negli occhi, ci sono addirittura dei vicini che non vogliono nemmeno più disputare amichevoli con le nostre squadre, sono DELUSO! Ma non molliamo, ci riproveremo.
10) Concludi con un saluto, un augurio ed una promessa per la prossima stagione. 
Il saluto è rivolto a tutti coloro che a vario titolo hanno vissuto con noi questa fantastica stagione. Mi rivolgo quindi ai genitori che ci hanno scelti affidandoci il loro patrimonio più prezioso, ai nostri istruttori che aspetteremo carichi a mille dopo le ferie, ai collaboratori di tutte le aree SUPER Antonio in primis, ai nostri splendidi tesserati, un patrimonio inestimabile di cui siamo orgogliosi, al nostro CDA un gruppo fantastico sempre positivo e lungimirante guidato da due figure piú uniche che rare, il Presidente Simone Bergamasco e il Vicepresidente Alessandro Uguccioni.
L’augurio non puó essere che quello di rivedere tutti ad agosto/settembre per iniziare assieme una nuova meravigliosa stagione di crescita e speriamo anche di risultati.
Promesse ? Domanda tranello birbante. Fare proclami non è mai stato il mio forte, ricordo sempre una frase che ripeteva uno dei miei primi datori di lavoro: “L’arrogante parte a cavallo ma ritorna a piedi“. Direi quindi avanti con entusiasmo, impegno al massimo, correttezza e coerenza, tanto lavoro, tanto sudore, e speriamo di portare quanto prima una delle due squadre del S.G.S. ai campionati Regionali.
Francesco Barbieri
Responsabile Scuola Calcio ACD Montagnana
Responsabile Settore Giovanile
Istruttore Uefa B