Cinque domande per i nostri lettori, risponde uno dei mister più presenti dall’inizio del Progetto Scuola Calcio nonché nipote d’arte del grande Renzo Nastasio.

Valerio Nastasio, esperienza ormai pluriennale: raccontaci da quanti anni alleni e cosa ti ha spinto a cominciare questa lunga avventura.
“Questo che sto per iniziare è ormai il settimo anno da allenatore se me lo avessero detto appunto sette anni fa non ci avrei creduto. Diciamo che tutto è nato quasi per caso, al tempo il Quadrifoglio cercava un mister per fare una seconda squadra di Pulcini, accettai anche se un po’ titubante anche perché essendo alla prima esperienza non sapevo bene come comportami sul campo. Poi sono approdato a Montagnana dove già conoscevo qualche mister e dirigente e mi sono sentito subito a casa tanto che mi accingo a fare il mio quinto anno in questa società.”

Sei tra i più longevi per militanza nella Scuola Calcio Montagnana. In questi anni, tu che hai mantenuto sempre il tuo incarico nell’Attività di Base, dove hai potuto apprezzare i miglioramenti che la Società ha cercato di apportare in questo settore?
“La società ha sempre cercato di migliorasi di anno in anno in tutti i settori,ma il miglioramento significativo che ha fatto è stato quello di puntare sulla formazione degli allenatori con corsi Uefa, serate a tema sia interne con la Scuola Calcio sia con il supporto del Calcio Padova e per finire con l’inserimento dei metodi di allenamento CFT ampliando così di anno in anno il bagaglio tecnico di ogni mister.”
Sono molteplici le figure tecniche qualificate che riempiono l’organigramma societario. Con che frequenza ti rapporti con i responsabili e quali sono le domande più frequenti che voi allenatori rivolgete loro?
“Il rapporto è sempre stato molto stretto o di persona o per telefono ci si sente più volte a settimana. Principalmente le domande riguardano l’organizzazione degli allenamenti e dove si può migliorarli; quest’ultima cosa si condivide anche con i mister di altre categorie, ma riguardano anche la gestione di partite e tornei.”
Parliamo della tua filosofia nel mondo dei Primi Calci e dei Pulcini. Quali sono le basi della metodologia che metti in campo e qual è uno degli elementi che non manca mai nella tua seduta.  
“Premettendo che in questa fascia di età i bambini devono divertirsi, io cerco di insegnare tutti i gesti tecnici, dalla conduzione del pallone al tiro in porta in modo tale che ogni bambino, terminate queste due categorie, le sappia applicare senza difficoltà nelle categorie superiori. Sicuramente nei miei allenamenti non può mancare l’1 contro 1 che secondo me è l’essenza di questo sport.”
Quest’anno cominci un percorso con un nuovo gruppo, i Primi Calci 2012. Cosa ti aspetti di trovare a giugno e un augurio per tutti i tuoi colleghi. 

“Eh si, dopo quasi tre anni con i 2010 inizia una nuova avventura con i 2012. A fine stagione mi aspetto di vedere un gruppo migliorato non solo dal punto di vista tecnico e sportivo, ma anche come squadra cercando di ottenere un gruppo unito. Ai miei colleghi va il mio in bocca al lupo e buon lavoro per la stagione che sta per iniziare, sperando che questa pandemia non ci tolga la gioia del campo.”

Per ACD Montagnana
V
alerio Nastasio
Istruttore Primi Calci 2012